Per i più nostalgici oggi, dopo oltre 40 edizioni, la Dakar non è più una gara colma di imprevisti e di avventura, ma si tratta di una gara di velocità pura, con poca navigazione e velocità vertiginose. Ma ne siamo proprio sicuri? Noi di WHIP, dati alla mano, metteremo in luce i cambiamenti dalle prime edizioni a oggi del rally più iconico al mondo.
Dakar a confronto:
1983 vs 2022
Abbiamo deciso di mettere a confronto le Dakar, dall’edizione del 1983, in quanto è l’edizione più vecchia della quale abbiamo informazioni specifiche e statistiche ufficiali, fino a quella del 2022, essendo l’ultima Dakar disputata. Prenderemo in esame le principali evoluzioni nella gara delle moto, perché WHIP è solita parlare con chi ha 2 ruote sotto al proprio sedere.
Che cos’è la Dakar
“La Dakar” è considerato da molti il rally più famoso al mondo, fu organizzato per la prima volta nel 1979 da un’idea di Thierry Sabine, quando decise di condividere la sua esperienza nel deserto libico durante il rally Abidjan-Nizza con il maggior numero di persone possibile. Un rally off-road celebrato come la competizione motoristica che si svolge nelle condizioni più estreme e imprevedibili al mondo, tanto che lo stesso Sabine vi morì nel 1986 proprio durante una perlustrazione in elicottero, nel bel mezzo di una tempesta di sabbia. La Dakar viene disputata a partire dal 31 Dicembre di ogni anno e conta circa 15- 20 tappe, a seconda dell'edizione; il Rally è aperto a veicoli a motore (e su ruote) di vario tipo e durante gli anni si è svolto in diverse località in tutto il mondo, partendo dalle prime edizioni in Europa ed Africa, in Sud America poi, ed in Arabia Saudita oggi.
Evoluzione del percorso
Il nome del rally "Dakar" deriva dalla città di Dakar, in Senegal, che è stata la meta finale della maggior parte delle edizioni a partire dal 1979.
Il percorso ha subito parecchi cambiamenti durante gli anni. Dalla prima edizione fino al 2008 (anno in cui il rally è stato cancellato) si è svolto tra Europa ed Africa; dal 2009 al 2019 si sposta in Sudamerica e dal 2020 ad oggi si svolge in Medio oriente. Oltre al percorso, anche i trasferimenti subiscono dei cambiamenti, in Africa i trasferimenti erano quasi esclusivamente off-road, misti in Sud America e quasi totalmente su asfalto in Arabia Saudita.
Percorso 1984
Percorso 2022
La Dakar più corta della storia
La Dakar del 1981 è stata l’edizione più breve con 6263 km, seguita da quella del 2020 con 7900 km a causa della pandemia di COVID-19, che ha costretto gli organizzatori a modificare il percorso e a ridurre la durata della gara. Inoltre, alcune tappe sono state cancellate o accorciate a causa delle condizioni meteorologiche avverse
La Dakar più lunga della storia
L’edizione più lunga fu del 1986 con una distanza di ben 15.000km
Quale è stata la Dakar con prove speciali più lunghe?
l'edizione del 1990 della Parigi-Tripoli-Dakar è in testa con la somma delle prove speciali più lunga, che ben 8.564 km di prove cronometrate
Quanti paesi attraversa la Dakar?
Nel 1983 il rally attraversa 8 paesi - Francia, Algeria, Mali, Mauritania, Niger, Volta Superiore, Costa d'Avorio, Senegal mentre l’edizione del 2022 si attraversa solamente l’Arabia Saudita.
Il 1992 anno in cui il rally ha subito un’importante cambio di percorso arrivando a Città del Capo è stato l’anno con il maggior numero di paesi attraversati, ben 11 ( Francia, Libia, Niger, Chad, Repubblica Centrafricana, Cameroon, Gabon, Congo, Angola, Namibia e Sud Africa).
Il record con meno paesi attraversati, oltre al 2022, è anche degli anni 2020 e 2021, durante i quali si passò solamente per l’Arabia Saudita e nel 2019 in Perù
Evoluzione della gara
La Dakar del 1983 è stata vinta in 52 ore, 45 minuti e 51 secondi dal francese Auriol, percorrendo 4033 Km di prove speciali effettive con una media di 76 Km/h.
Nel 2022 Sam Sunderland ha concluso i 4258 Km di prove speciali in 38 ore 47 minuti e 30 secondi ed una velocità media di 109 Km/h.
A che velocità si corre la Dakar?
2022 v.media 109kmh, vinta da Sam Sunderland, Arabia Saudita
2015 v.media 103kmh, vinta da Mark Coma, Sud America
2005 v.media 104kmh, vinta da Cyril Despres, Europa-Africa
2006 v.media 86kmh vinta da Marc Coma, Europa-Africa
2003 v.media 97.5 kmh vinta da Richard Sainct, Europa-Africa
2002 v.media 105 kmh vinta da Fabrizio Meoni, Europa-Africa
1983 v.media 76 kmh vinta da Aubert Auriol, Europa-Africa
La tappa più veloce della storia
Nella 13esima tappa del 2003, vinta da Fabrizio Meoni, sulla potentissima Ktm 950, la velocità media segnata fu di 128 kmh su oltre 570km di prova speciale
Chi è il pilota che ha vinto più tappe in moto
Cyril Despres, a pari merito con Stephan Peterhansel, ha vinto 33 tappe alla Dakar. Chapeau.
Chi è riuscito a vincere in Europa, Africa, America del sud e Arabia Saudita?
In moto nessuno ci è riuscito, ma Stephan Peterhansel è riuscito a vincere nei tre mondi alternando le prime vittore in Africa in moto e le successive in auto tra America latina e Arabia.
Qual’è la percentuale dei ritiri negli anni?
Analizzando i dati, nel 1983 la percentuale di ritiro è stata del 68% dei partenti mentre nel 2022 è scesa al 42% circa.
Nella tabella qui sotto possiamo notare che l’anno con la percentuale più alta di ritiri è stato il 1986 con circa il 79% ( 486 partenti ma solo 100 veicoli arrivarono alla fine del rally). Questa edizione è stata definita come la più dura e tragica di tutte, infatti i 100 piloti arrivati a fine gara percorsero 15.000km di cui 7.731 di prove speciali (terza più lunga in assoluto). Delle 18 tappe cinque erano di oltre 900km e una di 1565km! Fu anche l’edizione più tragica, durante la quale ci furono 7 morti tra cui Thierry Sabine, che morì in un incidente di elicottero.
Evoluzione delle moto
Agli esordi della Dakar, non c’era una particolare regolamento che limitasse le motociclette in gara, chiunque poteva prendere una qualsiasi moto in produzione ed attrezzarla come meglio riteneva per affrontare la competizione.
La vincitrice della Parigi-Dakar 1983 fu la bicilindrica BMW 980 (nonchè la prima bicilindrica a vincere il rally) che, nonostante il peso mediamente superiore di 50Kg rispetto alle concorrenti, si rivelo essere un mezzo vincente, grazie alla potenza del motore da 60cv e la sua affidabilità sulle lunghe distanze.
La più grande svolta regolamentare si ebbe nel 2006, quando furono vietati i motori bicilindrici, questo per limitare le velocità di punta che arrivarono a toccare anche i 200 Km/h. Nel 2011 fu introdotto il limite di cilindrata a 450cc limitando anche le velocità a 150 Km/h.
Sul piano tecnologico le moto (e le auto) con cui si correva allora erano tutte derivate da una filosofia di sviluppo basata su mezzi stradali, oggi invece motori e telai sono specificatamente sviluppati per l’offroad e per la Dakar in particolare. KTM fu la prima ad introdurre al pubblico una moto da Dakar pronta gara già nel 2002, con specifiche particolari dedicate al Rally. Dal 2021 KTM ha ulteriormente cambiato la filosofia dello sviluppo introducendo il telaio perimetrale derivato dalle moto da enduro.
Evoluzione della navigazione
Fino al 1983 la navigazione era supportata solamente dal roadbook cartaceo su blocknotes, che i piloti strappavano al raggiungimento degli waypoint, e dalla bussola fino al 90. Dal 1985 venne introdotto il roadbook a rotolo con avvolgimento a mano per evitare di perdere preziose informazioni nel caso si sbagliasse strada. Dal 1990 venne introdotto il __roadbook con avvolgimento elettronico __che permise ai piloti di scorrere il rotolo senza staccare le mani dal manubrio.
L’introduzione del GPS e degli waypoint come strumento di navigazione avvenne nel 1990, con importarti limitazioni imposte dall’esercito americano che ne limitavano l’accuratezza ad uso civile ad un raggio di 500 metri (problema che venne risolto nel 2001 con la rimozione delle limitazioni).
Le moto di oggi navigano sia col roadbook cartaceo che col gps, quest’ultimo viene utilizzato principalmente come riprova ai dati cartacei e supporta la sicurezza dei piloti.
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Noi di WHIP ti mettiamo a disposizione le vere tappe del 1983 che puoi navigare con l’app WHIP LIVE, scusa se è poco.
Feouil-e-Scheck-1983
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Prologo a Gremuses (3,6 km)
Prologo a Les Guarrigues (10 km)
Tappa 1
Alger – Touggourt ( trasferimento 771 km) https://link.whip.live/route/mc4c5ehi
Tappa 2
Touggourt – Ouargla (171 km di speciale)-https://link.whip.live/route/j9poorll
Tappa 3
Ouargla – Chebaba (442 km di cui 239 km di speciale)- https://link.whip.live/route/socm3bga
4 Tappa
Chebaba – Bordj Omar Driss (459 km di cui 429 km di speciale)-https://link.whip.live/route/6hsolt5i
5 Tappa
Bordj Omar Driss – Illizi (320 km di speciale)- https://link.whip.live/route/k2t9598c
6 Tappa
Illizy – Djanet (401 km di speciale)- https://link.whip.live/route/8h8kb9qr
7 Tappa
Djanet – Chirfa (532 km di speciale)- https://link.whip.live/route/3r6gsirt
8 Tappa
Chirfa – Dirkou (240 km di speciale)-https://link.whip.live/route/3rkbskah
9 Tappa
Dirkou – Agadez (617 km di speciale)-https://link.whip.live/route/qh8far6f
10 Tappa
Agadez – In Gall (115 km di speciale)-https://link.whip.live/route/neititka a causa di una tempesta di sabbia, colonna fino a Nara
11 Tappa
Nara – Timbreda (162 km di speciale)-https://link.whip.live/route/6dccu2lt
12 Tappa
Timbreda – Kiffa (trasferimento)-https://link.whip.live/route/rtakk78c
13 Tappa
Kiffa – Kaedi (307 km di speciale)-https://link.whip.live/route/q3cb0p2o
14 Tappa
Kaedi – Tiougoune (470 km di cui 370 km di speciale)-https://link.whip.live/route/v44dtse9
15 Tappa
Tiougoune – Dakar (130 km di speciale)- https://link.whip.live/route/u64n72d0
Evoluzione della sicurezza
Sin dalla prima edizione vennero impiegati gli elicotteri per supportare la sicurezza dei piloti e vengono utilizzati tutt'ora come mezzi di soccorso grazie alla loro velocità di azione.
Durante i primi anni della Dakar, se un pilota si perdeva, poteva fare affidamento solo sulla Balise, un sistema radio che operava su di una sola banda di frequenza, per poter mandare il segnale all’organizzazione. Questo sistema permetteva di mandare una richiesta di soccorso, che doveva però essere captata dall’organizzazione direzionando l’antenna verso il partecipante. Una volta captato il segnale, che dava quindi la direzione del pilota non la sua posizione, si riceveva un segnale che aumentava man mano che ci si avvicinava al pilota. Se il pericolo incombeva durante la notte si aveva anche il supporto dei razzi colorati.
Con l’introduzione del GPS negli anni 90, sono nati i primi sistemi di soccorso satellitare, e con questi la balise con posizionamento gps. Questo sistema permetteva al partecipante di mandare il segnale al satellite che poi lo inviava all’organizzazione. Grazie a questa novità vennero risolti parecchi problemi in quanto era possibile avere la posizione esatta del partecipante, a differenza del segnale radio precedente.
Ma vediamo cosa dicono i dati
Nel 1983 la percentuale di arrivi totali è stata del 32%, contro il quasi 60% del 2022 mentre il totale delle prove speciali è stato di 5210 Km nel 1983 e 4258 Km nel 2022.
La percentuale media di ritiri negli ultimi 10 anni è stata del 41% c.ca, mentre 40 anni fa si attestava intorno al 62% c.ca
Un dato interessante da analizzare è la velocità media durante le prove speciali che, in 40 anni, è aumentata di ben 34 Km/h. Per dare una prospettiva a questo dato basta considerare le tipologie dei terreni sui quali si è svolto il rally, nel 2022 le prove speciali si sono svolte quasi esclusivamente su sabbia, mentre nel 1983 buone parte del prove era su terreni più compatti, rendendo ancora più impressionante il confronto delle velocità
Nel 1983, i trasferimenti erano quasi totalmente su sterrato data la scarsa presenza di strade in Africa, mentre nel 2022 i trasferimenti sono stati effettuati quasi totalmente su asfalto.
Conclusioni
Quindi la Dakar è sempre la stessa gara avventurosa che si correva nel 1983?
No! O meglio: negli anni la Dakar ha subito cambiamenti molto importanti, primo fra tutti la naturale evoluzione tecnica di tutto quello che riguarda le moto, la sicurezza, l’organizzazione e la preparazione dei piloti stessi che ormai possono definirsi dei veri e propri atleti professionisti.
40 anni fa il vero obiettivo non era vincere o arrivare su podio, ma arrivare in fondo alla gara. Adesso i piloti sono principalmente concentrati sul non commettere errori in prova speciale e studiare strategia favorevoli al risultato finale in classifica,
Le Dakar moderne sono più incentrate sulla velocità e l’intensità di guida, piuttosto che sulla resistenza estrema spostando quindi il “campo di gioco” e cambiando i fattori cruciali per la riuscita di quella che è stata e rimane tutt’ora una vera impresa su ruote.
A conti fatti possiamo dire che le prime Dakar fossero un’esperienza davvero estenuante a livello fisico, data la lunghezza dei trasferimenti (che venivano fatti su sterrato) e il poco comfort offerto dai mezzi di allora.
E la dakar 2023 come si evolverà?
Un importante aggiornamento previsto per l'edizione 2023 è l'introduzione dei roadbook differenziati. Ogni parteciapnte avrà dunque degli waypoint differenti dagli altri concorrenti, questo per evitare che chi parte dietro abbia un vantaggio seguendo le tracce degli avversari.
Vuoi seguire la Dakar insieme a noi?
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